mercoledì 2 gennaio 2013

Happy 2013

Buongiorno bamboline!! Le feste natalizie sono passate e attendo con ansia la befana (eh si, ho la sindrome di Peter Pan!)....chissà se troverò i cioccolatini nella calza?!?!
Quest'anno è stato un Natale di riflessione, o meglio, il fatto di aver lavorato sempre sotto le feste mi ha fatto tornare alla mente i Natali passati e mi ha fatto capire quanto mi mancano (sembra la trama di "A Christmas Carol" ahahah). 
Quando ero piccola il Natale era una festa attesa con una gioia infinita, tutta la famiglia davanti al camino a giocare ai giochi da tavolo dove mia sorella inevitabilmente barava e io inevitabilmente perdevo. L'8 Dicembre era il "giorno dell'albero" e non c'era cosa più bella per me che poter girare tutta la mattina in pigiama dentro casa e finalmente arrivava il giorno della Vigilia...La letterina era stata scritta e le notti precedenti al Natale erano le notti della speranza, la speranza di trovare il tanto desiderato gioco sotto l'albero.
La Vigilia era il giorno dell'"arruffianamento"....io e mia sorella magicamente diventavamo dei piccoli angioletti, due bambine dal visino dolce, ubbidienti, che non litigavano mai e che andavano d'amore e d'accordo....ma tutto questo aveva uno scopo...ebbene sì....far vedere a Babbo Natale quanto eravamo brave!
Il giorno fatidico era arrivato....probabilmente era l'unico giorno dell'anno in cui mi tiravo su dal letto volontariamente presto, mossa dalla curiosità nel sapere se Babbo Natale (o meglio babbo e basta) avesse mangiato il panettone e i mandarini, nel sapere cosa aveva scritto nella lettera che ci lasciava tutti gli anni e soprattutto nel vedere se i miei desideri erano stati esauditi e per fortuna tutti gli anni venivo accontentata.
Credo di essere stata sempre una bambina fortunata con due genitori meravigliosi che facevano tanti sacrifici pur di vedere le loro bambine felici e posso dire con certezza che le loro rinunce sono sempre state apprezzate.
La magia del natale però inizia a morire, un po' a causa del fatto che scopri che Babbo Natale non esiste e un po' perchè inizi a crescere. Arrivi in quell'età in cui non ti interessa più giocare a Saltinmente oppure al gioco dell'oca, ma ti interessa uscire con i tuoi amici, portare il regalo alla persona che ti piace o semplicemente provare a strappargli una conversazione. Ti interessa andare a ballare e fare le 5 del mattino perchè "oramai sei grande" e non hai più lo spirito di una volta.
Però prima o poi queste cose tornano fuori...quando ti stanchi di fare sempre le stesse cose, quando le tue priorità cambiano e non sono più quelle di fare baldoria fino a tardi, ti rendi conto di quanto questo crescere ti abbia portato a dimenticare, dimenticare gli unici momenti che un bambino può passare con i suoi genitori visto che entrambi lavorano, gli unici momenti dove si pranza tutti insieme e non a rate, gli unici momenti in cui tutto si dimentica, tutti i problemi sono niente perchè ti basta solo la tua famiglia. La nostalgia è prerogativa dell'uomo, ma non in senso di essere umano, nel senso di adulto e ci si accorge sempre troppo tardi di quello che ci siamo persi.
In ogni caso con questo post un po' malinconico vi auguro un 2013 stupendo e vi auguro di vivere le vostre esperienze con gli occhi di un bambino, vi auguro non di essere ingenui, ma di essere innocenti, vi auguro di guardare e vivere ogni cosa con quello stupore che ci caratterizzava un tempo, di apprezzare anche e soprattutto le cose più piccole, di vedere la bellezza nelle cose che ci circondano e di trovare il lato positivo per ogni cosa.
Vi auguro di ridere sempre, ridere di gusto come oramai solo i bambini sanno fare e vi chiedo di fare un piccolo proposito. Niente di eclatante o di difficile. Semplicemente andare dai vostri genitori e dirgli grazie, grazie per avervi reso quello che siete, per essersi sacrificati solo per vedervi felici e soprattutto perchè avete ancora una famiglia.
Ora mi ritiro nelle mie stanze, anzi nel mio negozio e vi bacio forte!

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